Benvenuto su Fishing Emotions!

Questo blog nasce dalla passione per la pesca.
Un diario di pesca dove racconterò
avventure,
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Buona lettura!

Salvatore Luongo - Savio

domenica 20 giugno 2010

Quando i sogni diventano realtà..


Con ancora l'adrenalina addosso scrivo questo report, dopo quasi due anni di fatiche, cappotti a volonta, tante delusioni, centinaia di chilomentri per pescare, qualche piccola soddisfazione e qualche buon amico conosciuto grazie allo spinning. 


Molte volte sono stato tentato ad abbandonare questa tecnica che dalle mie parti si è rivelata molto avara di catture, sopratutto questa primavera, quando ritornavamo a casa stremati e con il cappottone a seguito lo sconforto di un ennesimo "fallimento" ci assaliva; Poi finalmente è arrivata la cattura che ho sempre sognato e ad un tratto tutte le fatiche passate sono sparite, tutti i cappotti accumulati sono stati spazzati via. 


Era nell'aria, come un presentimento sentivo che erano arrivati, dovevo andare a lavorare ma qualcosa mi diceva di andare a pescare, mentre ero in macchina per arrivare a lavoro mi chiama il mio amico Nino e mi dice...sono arrivati!!! Subito ritorno a casa, mi cambio, carico l'attrezzatura e viaaaa a prendere gli altri amici! Tutto perfetto nodi provati e riprovati, attrezzatura adatta all'occasione e fame di catture!!! 

Già in macchina l'umore era alle stelle, pensavamo a come sarebbe stato il mare sullo spot visto che le previsioni portavano quasi una tempesta in atto. Arrivati sullo spot come previsto fortissime raffiche di vento e mare incazzatissimo fortunatamente non piove, lo spot è pericoloso e dobbiamo stare attenti a non fare passi falsi, in pochi istanti già siamo a lanciare, date le condizioni monto subito una segunda 140 sinking , pochi lanci e strikeeeee!!!! Fughe impressionanti, il mulinello canta che è un piacere..ma il pesce non si ferma continua a fuggire, poi di botto si ferma e non lo sento più, l'ho perso..no...veniva verso di me, recupero velocemente il filo in bando e il pesce cerca di spezzare a tutti i costi, ma con varie peripezie sulla scogliera saltando da un lato ad un l'atro lo seguo, il sangue freddo e l'attrezzatura mi permettono di gestire al meglio il combattimento e dopo un bel pò il pesce è a portata di raffio..Un bel tonno alletterato!!! La felicità è alle stelle anche se devo dire la verità dai racconti di persone che ne avevano già presi mi aspettavo qualcosa di mostruosamente più potente; 





La giornata prosegue con un gran movimento in acqua, tanti pesci slamati ma tanto divertimento. Quando arriva il buio gli amici già stavano deponendo le "armi" ma io sono ancora carico continuo a pescare ...quanto all'improvviso sbammmmmmmmmmmmmmmm..una fuga infinita guardo il mulinello e lo vedo svuotarsi, una paura mi assale, non voglio stingere la frizione allora inizio a fare palming cercando di arrestare la fuga, intanto è buio non vedo niente non riesco a capire il pesce dove va, pompo per recuperare ma non viene di un centimetro, un dubbio mi assale, in quel momento penso a tutto, penso che possa essere una ricciolona o addirittura un tonno rosso, riesco a recuperare qualcosa ma il pesce continua a fare ripetute fughe, non vedo il filo ed il pesce si avvicina alle rocce fuggendo a destra e a sinistra, devo rischiare, devo espormi; 

Mentre il pesce si ferma un attimo mi sposto su una roccia sporgente mentre effettuo un balzo per spostarmi fa una fuga ed io rischio di finire a mare, allora mi dico: ora basta devo fargli sentire chi c'è dall'altro lato, pompo di brutto tenendo la mano sulla bobina riesco a guadagnare qualche metro ma il pesce sembra non essersi stancato infatti inizia con una fuga verticale velocissima, mi piego ed aggancio il manico della canna alla mia cinta cerco di contrastarlo ma è ancora fortissimo; Il combattimento prosegue spostandomi continuamente sulle rocce ed al mio seguito due amici (Nino e Michela) uno alla mia destra ed uno alla mia sinistra aspettando il momento buono per raffiare, il pesce esce a galla e riusciamo a vedere che è un grande tonno alletterato, pensavo di averlo in pugno ma niente si inabissa, la situazione si ripete ed il tonno non ne vuole sapere di arrendersi, il combattimento continua per un bel pò con la stessa intensità, ma alla fine il tonno è a galla stremato, dopo diversi tentativi Michela dà il colpo di grazia ed il tonno è salpato , senza più forze riesco a dare un urlo di gioia . 

Solo dopo scoprirò che il tonno era allamato su un fianco, ecco perchè era stato così difficile combatterlo, un avventura che spero di non dimenticare mai! Ringrazio gli amici che erano con me, senza il loro aiuto non avrei potuto portare a buon fine le catture, quindi è doveroso un ringraziamento agli amici di spinclub.it 
Il pescato è stato diviso equamente a fine pescata. 



Attrezzature utilizzate:


Canna: st.croix tidemaster inshore TIS70HF
Mulinello: Daiwa advantage 3500A
Fili: Tuffline 30lb, nylon 0.45, breakaway
Artificiali: La segunda 140s



giovedì 20 maggio 2010

La scelta della prima attrezzatura per lo spinning in mare : canna, mulinello e fili


Premessa: Lo spinning è una tecnica che richiede attrezzature specifiche per le diverse situazioni di pesca, se si vuole fare uno spinning mirato ed accurato bisogna avere l'attrezzatura adeguata per ogni situazione, solo pescando frequentemente si riesce a comprende la necessita di avere un attrezzo specifico per ogni situazione. L'attrezzatura adatta a tutte le situazioni non esiste!





LA CANNA    


Per chi si avvicina allo spinning in mare scegliere la prima canna è sempre un dilemma, ad aumentare le difficoltà di scelta ci si mette anche il mercato con una miriade di prodotti.
Innanzitutto bisogna comprendere che la canna ideale a tutte le situazioni non esiste; per chi decide di avvicinarsi allo spinning e non ha ancora le competenze , per effettuare la scelta più adeguata bisogna identificare le proprie esigenze ed in base a queste si può scegliere la canna che vi si adatti meglio. 



mercoledì 5 maggio 2010

Tutorial: ristrutturare un artificiale

Un amico mi ha chiesto di ristrutturargli il suo fidato amnis, che dopo una lunga carriera fatta di catture era ormai ridotto in quest modo



giovedì 8 aprile 2010

Ristutturare un artificiale con l'olografica

Era da un bel pò che volevo ristrutturare questo ak140..purtroppo il tempo non c'è mai e questi lavoretti ne portano via un bel pò...
Ultimamente mi sto trovando molto bene con l'olografica adesiva, mi piace molto perchè riproduce quei giochi di luce che forse piacciono anche ai pesci..

Ecco il mio ak140 dopo 1 anno e mezzo di duro lavoro..


giovedì 11 marzo 2010

La maledizione del barracuda

In qualsiasi posto andassi a pescare, in qualsiasi periodo e con qualsiasi artificiale i barracuda mi perseguitavano, iniziai a pensare che anche se avessi lanciato una pietra con attaccata un ancoretta avrei preso un barracuda. Ormai  per me era un appuntamento fisso! Non è che io snobbassi questo pesce ma per un bel periodo prendevo solo quelli, il movimento che imprimevo all'artificiale era tarato per quella preda.



Li catturavo sui minnow lunghi, su quelli corti, sue quelli galleggianti e su quelli affondanti.
Poi ho iniziato a capire le colorazioni più efficaci, di giorno quelle naturali si sono rivelate più adescanti, mentre al tramonto i colori accesi tendenti al rosso e all'arancio facevano più catture; di notte con luna piena il bianco mi ha dato ottimi risultati.









Poi iniziai a sperimentare con le esche di superficie, in particolare con i popper, ci ho provato per un bel pò alla fine anche sul popper la cattura arrivò..è fu un godimento assoluto! In questa pesca (come nella vita) bisogna crederci!





giovedì 14 gennaio 2010

Minnow olografico

Partendo da un mio precedente progetto "cosa si può fare con un pezzo di legno"
Ho voluto ricrearlo con una livrea nuova olografica, non avendo a disposizione un aerografo mi arrangio con le bombolette per le rifiniture..


martedì 12 gennaio 2010

Test: Shimano Rareniun ci4



Il rarenium è il primo mulinello realizzato con corpo e rotore in CI4 (che altro non è che carbonio unito a poliammide tramite un processo chiamato interfusion)  che la Shimano ha importato dal suo stesso ramo di ciclismo, questo materiale è rigido ma molto leggero, il che consente di avere un mulinello con un peso molto ridotto, la misura 4000 (adatta per la pesca in mediterraneo) pesa appena 260g.